martedì 8 settembre 2009

Salto in basso

Salto in lungo, salto in alto, salto triplo e pure salto con l'asta.

Terminati i giochi di Berlino non ho potuto fare a meno di notare come il semplice gesto del saltare si sia potuto declinare in così tanti e svariati modi.

In quest'orgia di ginocchia flesse e frasi epiche come "fletto i muscoli e sono nel vuoto" relative al salto non ho potuto fare a meno di notare un grande buco in queste discipline, l'assenza di una tipologia che dovrebbe essere naturale tanto quanto il "salto in alto":

come avrete voi stessi gia capito mi sto ovviamente riferendo all'ancora non pervenuta disciplina del

"Il Salto in Basso".


Sarebbe uno sport semplicissimo! una valutazione sicura del risultato( come illustrerò dopo), una pletora di tecniche ancora sviluppabili, un  brivido di adrenalina che non guasta mai.

Dopo questo preambolo dovrei quindi illustrarvi almeno le regole e il  procedimento base, sul quale fondarsi per diffondere questa nuova e entusiasmante disciplina che possiamo far nascere da oggi.


Come struttura io penso che sarebbe necessario un carrello elevabile ( nello stile di An Inconvenient Truth di Al Gore o del film dei simpson se preferite) possibilmente alzabile di centimetro in centimetro a partire,diciamo ( da dire alla  La Russa ), da 3 metri fino ai 9 metri.Affinchè un atleta superi il limite di 9 metri credo che servirà del tempo affinchè si affini le tecniche,anche se certuni atleti di Parkour penso che già oggi potrebbero aiutare nello stabilire un buon range di valori di metria.

Oltre a questo carrello mobile comunque credo che il "salto in basso" non necessiti di altre apparecchiature. Uniche altre indicazioni potrebbero riguardare uno spazio minimo di fuga sotto il carrello e un pavimento sufficientemente duro, a tal proposito a scopi scenici credo che una bella lastra di vetro rialzata potrebbe essere la soluzione migliore, specie ai fini dello spettacolo ( pensate alle inquadrature da sotto la lastra).

Stabilito il materiale necessario le regole della nuova disciplina sono subito determinate:

1)Il rifiutarsi di saltare implica il ritiro con l'ultima misura valida ritenuta come masssimale raggiunta.

2)Dal momento di posizionamento in pedala,sancito da un apposito giudice , l'atleta avrà 45 secondi per saltare passati i quali il salto verrà ritenuto rifiutato implicato quanto gà detto al punto 1)

3)Il gesto atletico consta nel saltare dalla pedana sin sulla lastra sottostante( meglio se di vetro ) e nel rialzarsi incolumi per poter poi eseguire uno scatto di 10 metri volto a dimostrare l'incolumità.Per eseguire tale scatto si avranno a disposizione 2 minuti e dal momento della partenza si avranno 4 secondi per percorrere i 10 metri, qualsiasi tempo superiore ai 2 minuti e 4 secondi verrà considerato invalidante del salto con quanto sancito al punto 1).

4)si ha a disposizione 1 solo tentativo di salto per quota.La ripetizione è infatti impossibile, se un salto è stato eseguito correttamente non è necessaria, qualora invece fosse invalido implicherebbe il danneggiamento fisico dell'atleta e quindi il fallimento nel salto.


5) fintanto che gli atleti saranno in numero superiore o uguale a 3\5 +1 del numero di iscritti iniziale la quota  verrà incrementata di 25 cm alla volta. Restanti il fino al 40%-1 degli iscritti iniziali di 20 cm in 20 cm. Quando il numero di partecipanti scende sotto al 40%-1 o comunque quando questi sono in numero inferiore a 5 l'altezza seguira incrementi di 5 cm.

Nel caso di una sfida a 2 l'incremento sarà di 2,5 cm per turno.


6)In caso della rottura della lastra di vetro la quota del salto sarà da considerarsi incrementata della quota della lastra dal terreno. Qualora l'atleta si infortunasse il salto verrebbe comunque tenuto valido a mo' di bonus!


Queste in sintesi sono le regole ancora da perfezionare e sviluppare, ma resta incredibile come nessuno abbia ancora pensato di farne una disciplina, o quanto meno un evento come se ne vedono a palate su certe tv...

Forse per aumentare l'appeal di questo spot ai suoi albori si potrebbe pensare a una variante ( o quanto meno ad un altro nome) in modo da poter diffondere il più possibile la conoscienza dello sport stesso.

A tal uopo credo che,vista  l'incredibile somiglianza, una buona sostituzione potrebbe essere data da:

"Tuffi dal trampolino,...senz'acqua", sport lanciabile magari con un main event con tuffatori professionisti non informati della situazione....


Trampolino senza acqua.