La lunga strada ammirata dal satellite pareva una biscia fosforescente che si diramava contro una nuda terra nera.Vista da vicino svelava però i suoi mille particolari, giochi di ombre e luci ai vapori di sodio, che le conferivano un aspetto caldo, quasi umano rispetto alla ragnatela che appariva dallo spazio.
E in questo scenario a notte ormai tarda si trovava a passaggiare lo smilzo, che tornava da una festa appena conclusa.
Aveva bevuto molto e l alcol mischiava tutto l 'ambiente attorno a sè in una scia di luci, luci particolari dotate di un suono,
una voce
tutta loro che solo l'alterazione della coscienza poteva udire.
Lontano lungo questa strada però l orizzonte era spezzato da un'immagine unica che a differenza dei lampioni e degli alberi non si ripeteva con il ritmo dell urbanistica moderna.
Una persona, anch'ella sola, si avvicinava allo smilzo.
In condizioni migliori e un centinaio di metri più vicino lo smilzo avrebbeb visto questa figura di uomo, imponente e avvolta in un impermeabile pesante ricoperto dalla prima condensa del mattino che se scappava alla tela cerata andava a formare la rugiada....
continua
venerdì 18 maggio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento